Il 23 novembre 2023, il Centro Direzionale Nuovaluce nella Città Metropolitana di Catania è stato il palcoscenico di un importante incontro, dedicato a PEF TARI e MTR2 ARERA, organizzato dalla Golem Net Srl e patrocinato dalla SRR Catania Area Metropolitana, che ha riunito rappresentanti delle SRR della Sicilia Orientale, comuni e gestori del territorio e arricchito dalla partecipazione di figure istituzionali di eccezione.
L’evento ha replicato l’esperienza positiva della giornata di formazione tenuta a Palermo il giorno prima, il 22 novembre, dove si è fatto il punto sugli stessi interventi, alla presenza del Sindaco della Città Metropolitana di Palermo, il Dott. Roberto Lagalla e del ragioniere generale del Comune di Palermo, il Dott. Paolo Bohuslav Basile.
Si è trattato, in entrambi i casi, di un’opportunità di condivisione e networking, dove sono stati affrontati argomenti cruciali come la corretta produzione e validazione del PEF Tari 2024/2025 alla luce delle delibere ARERA che hanno apportato numerose modifiche al nuovo Metodo Tariffario Rifiuti (denominato MTR-2).
Tra i vari punti all’ordine del giorno:
Ad aprire i lavori è stato, in qualità di moderatore, il Dott. Dimitri De Porzio, che ha salutato e ringraziato per la presenza tutte le SRR della Sicilia orientale e velocemente riepilogato l’ordine del giorno, dedicato a tutte le novità introdotte dalle ultime delibere ARERA in materia di rifiuti.
Il primo intervento del giorno è stato curato dall’assessore all’Ambiente, Politiche del Mare, Ecologia, Parchi e Verde pubblico del Comune di Catania, Salvo Tomarchio, che ha sottolineato l’importanza della partnership tra il Comune di Catania e la SRR. Ha evidenziato il lavoro accelerato sui centri di raccolta, con l’obiettivo di aumentarne il numero entro l’anno prossimo. Ha inoltre enfatizzato la responsabilità politica di evitare aumenti nei PEF, richiamando l’attenzione sulla necessità di diffondere il messaggio che differenziare conviene.
“Uffici preparati tecnicamente hanno voglia di fare bene, le cose in questo caso possono sempre migliorare. […] Questo significa avere una città con un centro di raccolta adeguata […] La responsabilità politica è quella di correre su questi temi, e soprattutto […] cercare di far passare il messaggio che differenziare convenga, il paradosso infatti è che se passa il messaggio che la differenziata non conviene a livello economico si rischia di andare sempre peggio.”
A seguire il Dott. Francesco Laudani, presidente della SRR Catania Area Metropolitana ha ringraziato i partecipanti e le SRR, sottolineando la sinergia tra di esse. Ha affrontato la questione degli extra-costi in fase di bilancio e l’importanza di comprendere come i comuni dovrebbero comportarsi.
“L’iniziativa rappresenta un rapporto sinergico e un’iniziativa di tutte le SRR, alla luce delle delibere e della grande confusione e quindi serve fare il punto della situazione […] oggi serve capire come i comuni devono comportarsi. I cittadini alla fine di tutte le discussioni vogliono capire perché aumentano le tasse, a prescindere. Tanti Comuni si sono trovati in difficoltà […] perché siamo costretti a validare in tempi strettissimi. Le singole problematiche sono quelle che poi fanno cambiare tutto. Dunque è importante collaborare a più livelli, e in tal senso un esempio virtuoso è quello della SRR Enna, guidata dal presidente Licciardo.”
È stato proprio il Dott. Antonio Licciardo, presidente della SRR Enna Provincia ATO 6, a intervenire successivamente, sottolineando l’importanza del PEF, e collegandolo agli impatti economici e alla regolazione di Arera.
Ha illustrato il vantaggio della gestione centralizzata dei PEF e della Carta della Qualità da parte della SRR Enna, col supporto offerto dalla Golem Net:
“Il PEF è ormai diventato un tema di casa, come visto a Ecomondo di Rimini, ed è strettamente legato agli impatti economici non solo per la parte della qualità che impone l’ARERA: occorre infatti una visione molto più ampia facendo anche riferimento ad altri mercati regolati, come quelli dell’energia e del gas. L’ARERA ha iniziato pertanto a stringere le maglie e vedremo gli effetti sui PEF nei Comuni, saremo sempre più costretti a confrontarci con questa situazione. SRR Enna ha assunto per questo motivo una gestione centralizzata dei PEF e della Carta della Qualità, con la responsabilità di mettere in campo tutta la procedura, con il supporto di Golem Net che è nostro partner. Questo consente di razionalizzare i costi e non incidere sulle finanze dei Comuni e infine ci consente di fare un controllo trimestrale dei dati inseriti.”
L’intervento successivo dell’Ing. Antonino Musca, presidente della SRR Messina Provincia S.C.p.A, ha sottolineato l’importanza degli impianti per garantire una differenziata efficace. Ha evidenziato la responsabilità delle SRR nella gestione virtuosa di questa impiantistica e ha esortato a considerare attentamente i costi per evitare aumenti nella TARI.
“Il tema è particolarmente sentito da tutti, occorre sottolineare come se l’impiantistica è carente è carente anche la differenziata. Ciononostante, i cittadini subiscono una TARI sempre in crescita per colpa dell’aumento dei costi di conferimento. La responsabilità degli impianti è in capo alle SRR. Dunque va bene migliorare la differenziata, ma senza l’impiantistica adeguata saremo destinati a perire, chi prima chi meno. Se quella voce sarà così pesante, lo sarà di conseguenza anche il PEF”.
A questo punto si è entrati nel vivo dell’evento formativo, con l’intervento dell‘Ing. Francesco Iacotucci, consulente IFEL e relatore principale di questo convegno.
Iacotucci ha fornito una dettagliata relazione tecnica sui temi trattati, e nella prima parte del suo intervento, ha evidenziato l’evoluzione del MTR e l’importanza del bilanciamento tra qualità e economia. Ha esaminato le novità introdotte da Arera, compresa la responsabilità estesa del gestore e l’analisi dei costi della raccolta differenziata.
“L’aggiornamento dell’MTR va fatto ed è obbligatorio. Ci sono alcuni ambiti territoriali che avevano iniziato con il tool vecchio, tuttavia ci sono stati problemi. È successo che una pletora di delibere sono intervenute allargando l’ambito dando sempre più deleghe ad ARERA che va ad integrare obblighi ai Comuni. La complessità degli elementi si sta ampliando, quindi è necessaria una professionalità sempre più adatta agli argomenti. L’altro elemento è quello qualitativo, iniziato in modo soft, ma che ha iniziato entrare sempre più nel vivo con schemi qualitativi sempre più dettagliati […] la qualità pertanto sta assumendo un ruolo sempre più centrale, con il bilanciamento tra qualità e economia che rappresenta il fulcro di tutti i processi.”
Ha anche aggiunto:
“Da una norma che è uguale in tutto il paese c’è una situazione molto difforme: la norma da un elemento di massimo, ognuno può fare poi una valutazione per valutare gli elementi minimi dei servizi. L’ottimizzazione così diventa da “virtuale” si trasforma in un elemento sempre più fitto dal punto di vista economico. […] Al netto dell’affidamento è importante è che chi affida abbia una prospettiva pluriennale, ed è auspicabile che ci sia una durata tale per questi affidamenti. Per ARERA, infatti, il PEF deve avere un suo percorso lineare, che mette al centro il cittadino. Migliorare la qualità e le performance a prescindere da chi gestisce il servizio. Rimane l’aderenza al bilancio: quando parliamo di costi parliamo di un campo ristretto secondo il nuovo MTR2: nel momento della pianificazione devo riuscire a confrontare tutto, delimitare il perimetro dei servizi e quali siano i costi effettivi risultati da fondi contabili obbligatorie e congrui rispetto alle attività, che è un elemento importantissimo demandato a chi fa la validazione del PEF, che non può e non deve fare mero esercizio numerico.”
Nella seconda parte della sua relazione Iacotucci si è soffermato sul nuovo tool ARERA:
“Andiamo ai motivi per cui non si può utilizzare il vecchio TOOL ma deve essere utilizzato quello nuovo. Una delle novità più interessanti è rappresentata dal foglio di controllo, che è un vero e proprio riassunto delle verifiche di base per capire se il PEF è da attenzionare o meno, e se almeno formalmente è conforme. Se il controllo non è positivo ovviamente il PEF non si chiude, ma quantomeno, quando lo si trasmette, si ha la certezza di quale parte vada “chiusa” e come intervenire. […] Si conferma l’obbligo di confermare qual è lo schema di qualità, a un certo punto ci sarà un controllo di compliance, per vedere se effettivamente gli obblighi di comunicazione e trasmissione sono stati rispettati […] Con questo aggiornamento è arrivato infine il momento di fare il conteggio completo dei consti incentivanti: ci si assume il rischio di raggiungere gli obiettivi e si investe, sia che vengano raggiunti o meno, nel secondo caso ci sarà un riconoscimento seppur parziale, e quindi si ha diritto a un conguaglio.”
Ha poi concluso il suo intervento, dove ha evidenziato come sempre l’importanza della trasparenza e facendo perno sul fatto che le informazioni vanno sempre condivise per poter intervenire su eventuali criticità:
“Per quanto riguarda il documento della trasparenza a ogni delibera di ARERA si modifica, e ogni delibera porta qualche onere in più, quindi serve guardare sempre l documento aggiornato della delibera 444 per capire l’ultimo aggiornamento. Iscrizione all’anagrafica: ARERA raccoglie dati e gli servono dati per poi capire come procedere, è importante capire la realtà dei fatti.” […] I casi di inerzia? Cosa accade quando un gestore non manda il PEF? La cosa va segnalata in modo formale, nonostante i buoni rapporti con il gestore: senza segnalazione ARERA non lo sa e non può intervenire. Il gestore rimarrà virtuoso solo sulla carta. […] L’ETC deve quindi dare molta attenzione a questa fase e deve fare attenzione che il gestore rispetti appieno gli obblighi di trasparenza. Infatti, anche in questo caso si rischiano procedure sanzionatorie in caso di irregolarità e non conformità. Serve dunque una carta della qualità scritta veramente “trasparente” e scritta bene, che definisca totalmente cosa fatto fino a oggi: più scriviamo più quello che viene dopo risulterà un elemento incontrovertibile”.
Nell’ultima parte del convegno, il Dottor Mario Raciti, esperto in materia di tributi della Golem Net, ha illustrato il flusso documentale nel dettaglio con la visione completa della piattaforma dedicata a supportare tutte le micro-attività per ogni soggetto coinvolto nelle procedure.
“Il sistema creato serve a dare evidenza al comune e l’SRR sull’avanzamento dei lavori. Abbiamo creato una piattaforma abbastanza semplice, GPEF, dove andiamo a inserire i documenti della delibera 1/2023. Abbiamo implementato anche l’inserimento di eventuali ulteriori documenti da richiedere in fase preventiva e un documento massivo, una lettera di presentazione da inviare agli enti, che arriverà alla mail di riferimento indicata. Il sistema così invierà a tutti una comunicazione con i documenti di riferimento da andare a compilare e la missiva che va informare della nuova campagna. Si potranno così agevolmente inserire i documenti, scaricare i modelli e ricaricarli una volta compilati. Una volta caricato tutto si possono trasmettere i documenti e all’ETC arriva una mail dell’avvenuta trasmissione. Così tutti i soggetti coinvolti possono essere a conoscenza in maniera sincrona dello stato delle operazioni. Rispetto alla scadenza del 2024 il sistema è già incorporato e pronto all’uso”.
L’incontro si è concluso, tramite la moderazione del Dott. Dimitri De Porzio, con un animato e partecipato scambio di idee tra relatori e ospiti, ribadendo l’importanza della collaborazione continua per affrontare le sfide legate alla gestione dei rifiuti e al PEF Tari.