La Pubblica amministrazione siciliana si avvia verso la digitalizzazione, ma la resistenza del cartaceo è ancora forte: ecco i dati che emergono da un recente report dell’ISTAT.
Un quadro a due facce emerge dal dossier dell’Istituto Nazionale di statistica sulla digitalizzazione della PA locale, con dati che offrono spunti di riflessione e aprono a sfide importanti.
Scopriamo dunque quali sono i punti in cui la Sicilia è al passo ma, soprattutto, quali sono le carenze in materia “informatica” da parte della Pa isolana, cercando di comprendere come intervenire e in quale modo arginare questo divario che rischia di crearsi con il resto d’Italia.
L’analisi del report Istat 2023 sulla digitalizzazione della Pa siciliana evidenzia una dicotomia significativa. Da un lato, la diffusione del Wi-Fi gratuito (quasi il 60% dei Comuni) e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (7,2% dei Comuni) posizionano la regione in maniera positiva rispetto ad altre realtà del Mezzogiorno.
Dall’altro lato, l’eccessivo utilizzo della carta a scapito della versione digitale dei documenti (85,5% dei Comuni) e l’incompletezza dei servizi online (solo il 52,9% dei Comuni offre un iter completo online per almeno un servizio pubblico) evidenziano un’evidente contraddizione.
Da un lato, la Sicilia dimostra una certa propensione all’innovazione. La diffusione del Wi-Fi gratuito rappresenta un passo avanti importante per facilitare l’accesso ai servizi online da parte dei cittadini. L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, seppur ancora in fase iniziale, indica la volontà di alcune amministrazioni di sperimentare nuove tecnologie per migliorare l’efficienza dei servizi.
Dall’altro lato, la regione è ancora indietro rispetto al resto d’Italia in termini di dematerializzazione dei processi e di digitalizzazione dei servizi. L’eccessiva reliance sulla carta rappresenta un ostacolo all’efficienza e alla trasparenza della PA. L’incompletezza dei servizi online limita l’accesso dei cittadini ai servizi pubblici e rischia di creare una disparità tra chi ha competenze digitali e chi non le ha.
Diverse cause concorrono a questa situazione:
Il digital divide rappresenta una criticità significativa nel processo di digitalizzazione della PA siciliana. L’esclusione di fasce deboli della popolazione, come gli anziani, dai servizi digitali rischia di creare una disparità nell’accesso ai diritti e alle opportunità.
Dall’analisi del report Istat 2023 emerge che:
Questi dati evidenziano la necessità di un intervento urgente per colmare il digital divide e migliorare la sicurezza informatica della PA siciliana.
Diverse cause concorrono al digital divide:
La carenza di formazione del personale rappresenta un ulteriore ostacolo. La scarsa conoscenza delle tecnologie digitali da parte dei dipendenti della PA ne limita l’utilizzo efficace e sicuro.
La sicurezza informatica è un aspetto critico che non può essere ignorato. La gestione non codificata degli eventi di sicurezza informatica espone la PA a rischi di attacchi informatici e violazioni dei dati.
La dematerializzazione dei processi e l’archiviazione elettronica sono necessari per migliorare l’efficienza e la trasparenza della PA. È fondamentale colmare il digital divide, garantendo l’accesso ai servizi online per tutti i cittadini, con iniziative mirate a supportare le fasce più deboli.
Investire nella sicurezza informatica e nella formazione del personale è fondamentale per l’utilizzo efficace delle tecnologie digitali. La digitalizzazione non è solo una questione di tecnologia, ma anche di cultura e di competenze.
La Sicilia infatti, come abbiamo visto da alcuni dati ISTAT, ha il potenziale per fare della digitalizzazione un volano di sviluppo e di crescita. Ma c’è ancora molta strada da fare. L’impegno congiunto di enti locali, cittadini e professionisti è fondamentale per cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e costruire una PA efficiente, trasparente e accessibile a tutti.
L’analisi critica evidenzia la necessità di un piano strategico articolato che tenga conto delle specificità del territorio siciliano e delle diverse esigenze dei cittadini.
Un piano che punti a:
Solo attraverso un impegno concreto e una visione di lungo termine la Sicilia potrà cogliere appieno i benefici della digitalizzazione e costruire una Pubblica Amministrazione moderna, efficiente e al servizio dei cittadini.
In un contesto interessante, ma complesso, come quello sopra citato la Golem Net, software house specializzata in soluzioni dedicate alle PA, ha previsto diversi servizi per il cosiddetto Document Management System (DMS).
Si tratta di procedure virtuose che, tramite un sistema informatico ad hoc, aiutano a gestire l’intero ciclo di vita dei documenti, dalla loro creazione alla loro archiviazione e conservazione.
Un DMS ottimizzato sulle esigenze dell’Ente permette di ottimizzare le seguenti azioni:
Tra i vari asset del pacchetto dedicato alla gestione del sistema documentale dell’Ente menzioniamo i seguenti:
Si tratta senz’altro di uno strumento fondamentale per la digitalizzazione della PA, che contribuisce a rendere l’amministrazione più efficiente, trasparente e sicura.
In questa pagina potete richiedere maggiori informazioni e un preventivo. Oppure è possibile, in alternativa, scrivere un messaggio WhatsApp al numero: 342 014 7374 o inviare una email a commerciale@golemnet.it